Sono tantissime le precisazioni da fare sui polveroni che riguardano l’Agropoli degli ultimi giorni, gli organi di stampa e non solo sono stati accusati di voler far finire il calcio ad Agropoli. Noi il calcio lo viviamo da tanti anni e di certo il nostro fine ultimo di certo non è far sprofondare l’Agropoli in una crisi societaria, lungi da me (e credo anche da noi) far accadere tutto ciò. Apriamo così il capitolo Cerruti, il presidente è il miglior patron che Agropoli abbia visto, e non solo per i risultati. Una persona speciale, splendida che sta facendo il bene dell’Agropoli.
Lo fa a metà però perché purtroppo non riesce a rimediare a quanto la società commette a sua insaputa. Di certo è poco elegante fare il mercato per mesi e poi nel momento cruciale, cioè alle porte di quello di Dicembre, fare un passo indietro e indicare altri come fautori della creazione dell’Agropoli. Limitare Ronca, che sostanzialmente non ha ruoli ad oggi, arrivato come la salvezza di questa squadra per tanti motivi adesso in pratica non fa nulla ed ogni scelta, o quantomento proposta (vedi ritiri alle vigilie delle gare), la vede bocciata dalla solita parte di dirigenza. Tornando su Cerruti, il presidente capisse perché l’Agropoli non è ben vista ormai dalla stragrande parte di Agropolesi. Gli agropolesi sono sempre stati innamorati della loro squadra di calcio e il primo anno della gestione Cerruti lo hanno dimostrato con l’affluenza allo stadio, le dimostrazioni d’affetto e le feste in piazza. Negli ultimi due anni però le cose sono cambiate, le gestioni degli acquisti e soprattutto delle cessioni è stata imbarazzante. Pagati fior di quattrini comprando praticamente il “nome”. Ma il calcio, soprattutto in D, non è il fantacalcio. Non si vince senza coesione e soprattutto non si fa una squadra senza allenatore. Il capitolo allenatori è ancora più deludente, lasciamo stare Tudisco, scaricato, e Nastri (ancora non si capisce la scelta). Quest’anno è stato preso Pietropinto, che evidentemente non rispondeva sul campo alle mail che gli arrivavano. Poi Pirozzi che alla prima intervista ha dichiarato di essere arrivato ad Agropoli con “un mese di ritardo”. Adesso il mercato è aperto D’Avanzo il primo acquisto, mentre Platone è sfumato. In arrivo dovrebbe esserci l’ex Capozzi ma prima c’è da piazzare un dei due portieri.
Enrico Serrapede